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Torino: “Boicottate l’israeliano!”. L’arrivo del cantante Asaf Avidan scatena i “soliti” odiatori di professione

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Torino – “Boicottate l’israeliano”. Presidio contro la star

Tutti i manifesti del cantante Asaf Avidan sono stati sfregiati con scritte anti-Israele o strappati. La Comunità Ebraica: a Torino cresce l’antisemitismo

di Massimo Numa

asaf-avidan-boicottaggio-torino-focus-on-israelMancano due giorni al concerto di Asaf Avidan alle Gru, uno dei più attesi della stagione estiva, e salgono le polemiche di chi, ogni volta che sale sul palco un artista che viene da Israele, cerca di impedire lo spettacolo. Così fioccano le minacce via web e i manifesti in giro per la città vengono riempiti di scritte.

– «Chiesta protezione»
I responsabili delle Gru si sono messi in contatto con polizia e carabinieri, dopo avere ricevuto telefonate e mail in cui alcuni appartenenti ad aree antagoniste antisemite e antisioniste chiedono perentoriamente l’annullamento del concerto. «Abbiamo semplicemente chiesto alle forze dell’ordine un loro parere sulla situazione che si stava delineando, ci sarà una maggiore presenza, più mirata, così ci hanno assicurato ma le non c’è nessuna intenzione di cedere a questo tipo di pressione», spiega Alessandra Conte, per conto della direzione delle Gru.

– Accuse al cantante
Slogan: «Boycott Israel, boycott Asaf Avidan». Segue un lungo documento diffuso maniacalmente su tutti i siti dell’area antagonista: «Da anni è in atto una campagna internazionale di boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni nei confronti dello Stato di Israele, con l’obiettivo di porre termine a un’oppressione del popolo palestinese che dura ormai da troppi decenni». Poi un velenoso attacco al cantante di origine araba-isreaeliana: «Dopo aver vissuto a Gerusalemme, che definisce “malinconica, dove i tumulti sono all’ordine del giorno”, forse a causa, pensiamo, dell’occupazione e degli espropri illegali ai danni dei cittadini palestinesi, si è trasferito a Tel Aviv, città “dinamica, con un’effervescente vita giovanile”, dove è più facile praticare lo sport nazionale israeliano: voltar la testa da un’altra parte di fronte ai soprusi e coltivare la propria “visione interiore”».
Ancora: « Noi ci auguriamo che ci sia un ripensamento da parte sua, che si schieri a favore del boicottaggio di Israele seguendo l’insegnamento dell’arcivescovo sudafricano anti-apartheid Desmond Tutu: “Se sei neutrale in situazioni di ingiustizia ti sei schierato dalla parte dell’oppressore”».

– Presidio di protesta
Gli attivisti di Boycott Israel si rivolgono direttamente ai responsabili de Le Gru: «Non possiamo che rivolgere l’invito a “non schierarsi dalla parte dell’oppressore” anche agli organizzatori del GruVillage Festival, ai quali chiediamo di esprimersi e di agire affinchè il concerto di Asaf Avidan venga annullato». Firma il Collettivo Boycott Israel – per uno stato unico.
Nel tono e nei concetti emerge un confuso ma chiaro connotato antisemita. Decine i manifesti del cantante sfregiati con scritte anti-Israele e o strappati, da San Salvario a Porta Palazzo. «A Torino se ne parla poco – dice il vice presidente della Comunità Ebraica Emanuel Segre Amar – ma i fenomeni di antisemitismo sono sempre più frequenti».

(Fonte: La Stampa, 31 Agosto 2013)

Nella foto in alto: uno dei tanti manifesti che pubblicizzano il concerto del cantante israeliano Asaf Avidan imbrattato con scritte idiote antisraeliane


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